La Francia ha 5 anni di tempo per lasciare il posto ai Cinesi nelle sue ex colonie.
Sembra incredibile, ma dal XVIII secolo esistono ancora degli strani patti economici tra la Francia e le sue ex colonie.
Uno di questi prevede che i Paesi in questione non possano usare le loro banche per effettuare le transazioni di capitali per il commercio con l’estero, ma debbano far transitare i capitali nella Banca Centrale Francese.
La Francia quindi detiene le riserve dei seguenti Paesi: Benin, Burkina Faso, Guinea Bissau, Costa d’Avorio, Mali, Niger, Senegal, Togo, Camerun, Repubblica Centraficana, France, Chad, Congo-Brazzaville, Guinea Equatoriale e Gabon.
Ma dal momento che la Cina possiede il 40% della produzione di petrolio del Congo, questi antichi privilegi iniziano a stare stretti al gigante asiatico.
Finora infatti anche la Cina, come fosse un qualunque staterello coloniale, è stata costretta a transitare i capitali in entrata e uscita dal Congo nella banca centrale francese, con notevoli ritardi e il rischio di deprezzamento delle somme.
Secondo questo sito, che riporta una notizia di Africa 24 news, in una trattativa segreta la Cina ha costretto Macron a rinunciare a questo “diritto di passaggio” in almeno 6 dei 14 Paesi in cui ancora sussiste.
Non è chiaro dall’articolo se la rinuncia riguarda solo i capitali cinesi o tutti i capitali in transito in quei Paesi.
Ad ogni modo, se la notizia verrà confermata, sarà sempre piu’ chiaro chi comanda in Africa…