Il mercato della Cannabis in America somiglia molto a quello delle bevande alcoliche negli anni ’30 del secolo scorso.
Man mano che gli Stati americani approvano una qualche forma di legalizzazione dei prodotti a base di Cannabis, aziende che prima valevano pochi spiccioli, raggiungono in poco tempo quotazioni da capogiro, esattamente come accadeva con le distillerie di whisky alla fine del proibizionismo.
Considerando che l’America è fatta da 50 Stati e solo una dozzina hanno già legalizzato la Cannabis (alcuni solo quella medica, altri anche quella ricreativa), puoi immaginare quanti episodi di clamorose rivalutazioni di borsa ancora ci aspettano.
Nel momento in cui scrivo, ci sono più di 900 diverse richieste di legalizzazione elaborate in tutti e 50 gli Stati americani.
La grande varietà di prodotti diversi in campo medico, alimentare, ricreativo, edilizio, ecc. che si possono ottenere dalla Cannabis, rende necessaria una cosi’ vasta legislazione che sia in grado di ricoprire sostanze e materiali cosi’ disparati.
Tutta questa complessità e varietà di prodotti basterebbe da sola a garantire altrettante occasioni di guadagni in borsa nei mesi e anni a venire.
Ma chi investe in questo mercato sa bene che, nonostante il settore sia già in crescita, c’è un evento in particolare, che non ha ancora avuto luogo, ma che da solo potrebbe moltiplicare per mille i rendimenti già clamorosi che si fanno sulla Cannabis.
Questo evento è ovviamente la legalizzazione della Cannabis a livello federale, cioè in tutti gli Stati dell’Unione.
Se gli Stati Uniti diventassero Cannabis-free, il settore farebbe un salto di qualità enorme. Praticamente inizierebbe una nuova era…
Pensa solo al fatto che oggi le aziende del settore, comprese quelle che hanno già dimensioni transnazionali, non possono ancora accedere ai prestiti bancari e sono costrette a reinvestire i propri utili, come si faceva nel medio evo…
Una liberalizzazione del mercato a livello federale farebbe di colpo passare il mercato della Cannabis dal medio evo alla modernità, permettendo ad aziende che già hanno dimensioni di tutto rispetto di assumere finalmente la struttura delle multinazionali moderne.
La legge federale sulla Cannabis è quindi la chimera e il sogno proibito di tutti quelli che investono nel settore. Un evento cosi’ atteso da assumere a volte un carattere “mitologico”, nel senso che attorno ad esso si sviluppano continuamente voci e fake news che rendono difficile capire lo stato reale delle cose.
In Senato sono stati ufficialmente depositati diversi disegni di legge per legalizzare la cannabis a livello federale e ormai ogni serio candidato presidenziale del 2020 (democratico o repubblicano che sia) sostiene la legalizzazione federale della cannabis.
Negli ultimi tre mesi sono stati compiuti molti passi avanti verso la legalizzazione.
Ad esempio, tornando a un argomento che avevamo appena citato, giorni fa è stato stipulato un accordo che permette all’industria della Cannabis di accedere ai prestiti bancari in tutti gli Stati Uniti.
Le dichiarazioni a favore della Cannabis da parte di esponenti democratici e repubblicani ormai non si contano piu’.
L’ultima in ordine di tempo è quella del Presidente del “Rules Comittee” della Camera, Jim McGovern, il quale ha annunciato che la Camera dei Rappresentanti probabilmente voterà una proposta di legge “bipartisan”, diremmo noi, che porrà fine alla proibizione della cannabis federale entro poche settimane.
Con questo pero’ siamo ancora al livello di gossip…
Si sa che non sempre le dichiarazioni dei politici poi hanno seguito nella realtà.
E, sinceramente, non mi sarei scomodato a scrivere un articolo sulla legalizzazione federale della Cannabis solo per citare queste voci di corridoio…
Eppure, proprio oggi mi sono deciso a scrivere sull’argomento…
Come mai?
Il motivo è che finalmente oggi possiamo contare davvero su un indizio serio che ci consente di prevedere la legalizzazione della Cannabis in tutti gli Stati Uniti come qualcosa di imminente.
Di cosa si tratta?
Apparentemente, è solo una delle tante fusioni e acquisizioni che avvengono nel settore…
Il gigante della cannabis Canopy Growth (CGC), che ha sede in Canada, ha confermato la scorsa settimana di aver fatto un’offerta per l’acquisto di Acreage Holdings (ACRGF) con sede negli Stati Uniti.
Perché è cosi’ importante questa notizia?
Canopy è la piu’ grande azienda del settore. Praticamente il Google della Cannabis.
Ma ha una regola ferrea: investe solo nei Paesi in cui la Cannabis è pienamente legalizzata.
In Canada infatti la Cannabis è legale.
Negli Stati Uniti, non lo è ancora a livello federale.
Canopy è inoltre una società quotata in borsa, ma non nel piccolo mercato OTC, dove sono costrette a stare la maggior parte delle aziende del settore.
Canopy è già presente sul NYSE e TSX (la borsa di Toronto), ma se dovesse entrare nel mercato statunitense della Cannabis, stando alle regole attuali, sarebbe costretta a lasciare il NYSE per andare nel purgatorio del mercato OTC.
Una cosa impensabile per questa azienda…
Quindi cosa sta spingendo Canopy a prepararsi per entrare negli Stati Uniti proprio ora?
Perché non il prossimo mese? O l’anno prossimo?
E soprattutto, perché non annunciare questo “deal” con Acreage dopo che la eventuale legalizzazione a livello federale sia già avvenuta?
Per due motivi.
Uno, Canopy vuole essere pronto a capitalizzare su quello che, una volta completamente legalizzato, diventerà immediatamente il più grande mercato di marijuana al mondo.
Due, Canopy sa che la legalizzazione è dietro l’angolo.
Come fa a saperlo?
Basta dare un’occhiata al consiglio di amministrazione di Acreage Holdings.
Tre persone spiccano fra tutte: l’ex presidente della Camera degli Stati Uniti John Boehner, l’ex primo ministro canadese Brian Mulroney e l’ex governatore del Massachusetts e attuale candidato presidenziale repubblicano William Weld.
Non è difficile immaginare che, grazie a questi agganci politici, queste due società hanno accesso a informazioni che le hanno portate a fare un accordo proprio ora.
Se Canopy avesse ritenuto che la legalizzazione degli Stati Uniti fosse ancora lontana, non avrebbe avuto assolutamente alcun motivo per acquistare i diritti su Acreage.
La chiave sta proprio nel fatto che parliamo di una acquisizione di diritti, da parte di Canopy.
Canopy ha saggiamente acquistato i “diritti” di Acreage, in modo da acquisire la società quando la legalizzazione sarà del tutto compiuta negli Stati Uniti.
Ma se la legalizzazione fosse ancora lontana anni o fosse un evento ancora incerto, la società canadese non acquisterebbe i diritti di Acreage pagando 3,4 miliardi di dollari, adesso, con un premio cioè di ben il 42% rispetto al valore medio di Acreage dell’ultimo mese.
Il prezzo pagato da Canopy per i diritti di Acreage parlano già della situazione futura dell’azienda.
Canopy è disposta a pagare Acreage a un prezzo superiore del 42% rispetto al suo valore attuale, perché dà per scontata la sua forte rivalutazione a seguito della completa legalizzazione del mercato.
Insomma…basta collegare i puntini per capire dove siamo diretti fra pochi mesi.
Ormai resta ancora poco tempo per entrare nel settore della Cannabis americana ai prezzi vantaggiosi di oggi, prima che la legalizzazione faccia aumentare a dismisura le quotazioni delle aziende migliori.
E’ molto probabile che alla fine del 2019 i giochi saranno fatti e non sarà piu’ possibile riportare indietro le lancette dell’orologio.
Il momento per posizionarsi nel mercato per sfruttare dall’inizio alla fine l’intera ondata di rialzi che ci aspetta è proprio ora. Non fra un mese o due, ma ora.
Certo, nessuno ha la sfera di cristallo, ma ormai ci sono indizi sempre piu’ concreti che fra un mese i prezzi di molte fra le aziende migliori potrebbero già essere saliti troppo per ottenere ancora rendimenti clamorosi.
E il motivo per cui vale la pena investire nella Cannabis non è quello di fare buoni rendimenti, ma di ottenere rendimenti fuori misura…
Poter entrare in un mercato prima che sia legalizzato è un evento che accade forse una sola volta nella vita.
Solo in occasioni del genere si possono ottenere rendimenti impossibili da avere in condizioni “normali”.
Abbiamo realizzato questo documento per te proprio per parlare di questo…
Il processo di legalizzazione che è in atto negli States ci permette di investire per una volta in un modo molto diverso dal solito.
La Cannabis infatti, proprio grazie ai suoi rendimenti sproporzionati, rende possibile ottenere forti guadagni investendo cifre minime… Come? CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’!