Nella mia carriera di analista finanziario ho conosciuto molte persone che amano investire da soli, perciò conosco i principali errori che fanno e che dovresti evitare anche tu per guadagnare in borsa.
Anche tu, se hai investito per conto tuo su dei titoli di borsa, è molto probabile che abbia avuto delle perdite o ti sia dovuto accontentare di rendimenti deludenti.
E forse, se sei sul mercato da più tempo, sarai perfino già arrivato a porti la fatidica domanda: sono un fallimento?… devo continuare a insistere o devo abbandonare tutto?
Questo articolo vuole fornirti la risposta definitiva a questa domanda. Anzi, vuole fare in modo che questa domanda diventi del tutto inutile per te.
Ma andiamo per ordine…
L’idea che gli investitori individuali siano generalmente un fallimento non è solo una mia impressione personale e nemmeno un modo per noi analisti di sentirci superiori ai “dilettanti”. È pura e semplice statistica…
Il grafico qui sotto, pubblicato dalla Stansberry nel 2014, mostra i risultati di uno studio della BlackRock condotto per 20 anni sugli investitori americani.
Sulla estrema destra, la colonna in nero rappresenta la performance dei singoli investitori, che risulta estremamente inferiore sia rispetto ai risultati ottenuti da diversi indici (immobili, azioni, oro ecc.), sia rispetto all’inflazione.
Ciò vuol dire che chi investe per conto proprio sottoperforma di molto qualsiasi rendimento ottenibile con vari asset, e non riesce neanche a battere l’inflazione, fallendo così nel proteggere la perdita di acquisto del proprio capitale.
Ora, quando tu leggi la parola “singolo investitore”, sono sicuro che pensi a gente che investe seguendo i consigli del vicino o del collega, oppure seguendo le notizie dei giornali economici…
In realtà, lo studio della BlackRock non si riferisce solo agli investitori di questo tipo.
Il mercato americano è molto più evoluto del nostro e l’investitore medio USA non fa riferimento solo ai giornali o alle chiacchiere di ufficio per decidere su cosa investire in borsa.
Negli Stati Uniti c’è molta più informazione di qualità a disposizione degli investitori individuali. Moltissimi siti e newsletter sono in grado di fornire, anche gratis, tanti consigli di investimento su cui contare per le proprie operazioni in borsa.
In America è quasi “obbligatorio” per un analista o un economista famoso avere la propria rivista online da cui dispensare suggerimenti su questo o quel titolo di borsa. Perciò è assolutamente normale che questi consigli non siano improvvisati, ma frutto di considerazioni di un esperto.
Nonostante ciò, anche l’investitore medio americano, che ha a disposizione informazioni molto più evolute rispetto a un europeo, sottoperforma tutti gli indici e non riesce a cavare nulla dai suoi sforzi.
Il motivo per cui anche questi investitori falliscono può essere ovvio per un esperto di mercati, ma in questa materia è meglio non essere troppo sicuri di sé.
È facile per noi analisti tentare di dare una spiegazione sulla base dei nostri pregiudizi. Perciò ho voluto trovare una risposta più obiettiva e affidabile a questo importante problema che riguarda milioni di investitori nel mondo.
Come ho fatto?
Ho condotto nel 2014 un’inchiesta fra i miei abbonati del mio precedente servizio online Cash Sentinel (erano più di 600… un campione statistico di tutto rispetto!), chiedendo loro di raccontarmi le loro disavventure di investitori individuali vissute prima di conoscere il servizio.
Le loro risposte sono state molto sincere e approfondite e, alla fine dei conti, analizzandole attentamente, ho visto che si potevano raggruppare in 6 grandi gruppi.
Ognuno di questi gruppi rappresentava un errore di base che ha portato al fallimento le persone che ne facevano parte.
Si tratta quindi alla fine di 6 comportamenti da evitare, che sono però estremamente (direi, universalmente) diffusi fra gli investitori.
Per te è vitale conoscere questi errori.
Come dicevo, è molto probabile che anche tu fai parte o hai fatto parte di uno o più di questi 6 gruppi e che perciò hai avuto o hai tuttora un qualche problema serio con i tuoi investimenti.
Ti consiglio perciò di leggere attentamente questi:
6 errori che possono fare la differenza
tra il fallimento e il successo
con gli investimenti di borsa:
- Non saper valutare il reale valore di un titolo (vuol dire comprare un titolo a un prezzo troppo alto rispetto al suo reale valore)
- Sbagliare l’entrata (vuol dire entrare in un titolo troppo presto – quando il titolo perde ancora-, oppure troppo tardi – quando il titolo ha già terminato la sua risalita-)
- Sbagliare l’uscita (vuol dire uscire troppo presto, con un guadagno troppo basso rispetto al potenziale del titolo, oppure tenere il titolo troppo a lungo, arrivando a perdite inenarrabili)
- Trovarsi nel mezzo di un crash di borsa e non sapere cosa fare
- Comprare troppo pochi titoli (mancanza di diversificazione)
- Comprare troppi titoli simili tra loro (idem)
Come puoi vedere, si tratta di errori “tecnici” che riguardano l’incapacità dell’investitore medio a giudicare cosa, quando e come comprare.
Quando ti parlavo degli investitori medi americani, ti dicevo che hanno a disposizione molta informazione di qualità per i loro investimenti. Ma si tratta quasi sempre di informazioni su singoli titoli.
In pratica, l’esperto in questione ti dice solo che questo o quel titolo è da comprare sulla base delle sue analisi.
Non sempre ti dice quando comprare e quando vendere il titolo (spesso ti dice quando comprarlo, ma non quando venderlo).
In altri casi, non ti dice quanti titoli comprare (spesso gli investitori seguono diverse newsletter e quindi comprano titoli segnalati un po’ qua e un po’ là) o come comporre un portafoglio (in che percentuale devi comprare un titolo rispetto al resto del portafoglio e in relazione al tuo capitale totale).
Quasi mai infine uno di questi esperti ti dice cosa fare in caso di crash improvvisi.
Insomma, gli investitori medi americani (ma anche di altri paesi) seguono una informazione perlopiù orientata a segnalarti singoli titoli, più che a darti una gestione complessiva di un portafoglio di titoli.
Questo o quel titolo possono certamente essere da comprare, se lo dice l’esperto di turno. Ma come si fa poi a gestire il titolo una volta comprato? Quante quote devo comprarne rispetto agli altri titoli che ho in portafoglio? Quando devo venderlo? Come devo comportarmi se un crash lo fa crollare?
Sono tutte domande a cui l’investitore individuale, non essendo un esperto, è incapace di rispondere.
Per cui, anche se il titolo era buono, una cattiva gestione lo farà diventare una mina vagante nel tuo portafoglio.
Come vedi, investire da soli senza una guida esperta è quasi impossibile senza subire perdite ingenti.
Ma abbiamo detto che anche coloro che seguono i consigli degli esperti falliscono.
Allora, qual è la conclusione?
Tornando alle newsletter americane di cui parlavo prima, ti ho detto che molte di queste sono gratuite o a basso costo e che ti consigliano sui singoli titoli, non sulla gestione complessiva di un portafoglio.
Ma l’editoria americana in questo settore è così vasta e specializzata che prevede l’esistenza anche di servizi a maggior costo che si occupano dell’intera gestione di un portafoglio di titoli consigliati.
Quando mi sono reso conto che anche in Italia e in altri paesi essere un investitore individuale era una tendenza sempre più generalizzata, mi sono ispirato proprio a questi servizi specializzati per creare Strategie Portfolio (per investire a lungo termine), Strategie Weekly (per fare trading) o a Strategie Daily (per trading intraday).
Tutti e tre i servizi ti permettono di investire individualmente, gestendo un intero portafogli con i consigli di un team di esperti.
Non ricevi cioè singole raccomandazioni su questo o quel titolo senza sapere cosa farne.
Al contrario, puoi preservare la tua individualità e decidere quanto capitale vuoi dedicare agli investimenti in borsa (se hai un capitale minimo di 30 mila euro, ricevi gli stessi consigli di chi ha 200 mila euro. Senza discriminazioni!).
Non sei obbligato a dare i soldi a nessuno (investi su un conto bancario online di tua scelta, e solo il capitale che tu hai deciso di investire. Crei liberamente il tuo portafoglio titoli e lo gestisci per conto tuo).
Sai sempre quando entrare e quando uscire da un titolo e sai la quantità che ogni singolo titolo, sulla base della sua rischiosità, deve avere sull’intero portafogli (i titoli più rischiosi, peseranno di meno).
Avrai sempre una parte di capitale liquido, non investito per operare anche nei crash di borsa (a volte nei crash avere soldi liquidi serve a comprare titoli a forte sconto e fare affari imprevisti. Cosa che non potrai mai fare se immobilizzi tutto il capitale in un fondo comune!).
Saprai sempre cosa fare in qualsiasi frangente di borsa. Non sarai preso dal panico nè in caso di salita, né in caso di discesa di un titolo.
Insomma, potrai gestire un vero portafoglio titoli sul tuo conto online senza essere un esperto, ma conservando intatta la tua autonomia negli investimenti.
Nell’immediato futuro (o meglio, nel “presente prossimo” che abbiamo davanti) l’investitore o sarà individuale o sarà sparito del tutto dai mercati.
La volatilità dei mercati e la sempre maggiore difficoltà ad analizzare le borse rende però quasi impossibile avventurarsi in questa impresa senza l’aiuto di un esperto.
Per questo, investire in autonomia, ma seguendo i consigli di un esperto, è la tua ancora di salvezza.
Strategie Portfolio (per investire a lungo termine), Strategie Weekly (per fare trading) o a Strategie Daily (per trading intraday) sono strumenti pensati apposta per rendertelo possibile.