E’ durante i crolli di borsa che gli investitori fanno le mosse più avventate e controproducenti, rovinando mesi di strategie positive. Ecco cosa fare e sopratutto NON fare in questi casi.
I crolli di borsa sono eventi terribilmente ansiogeni. Quando accadono, la maggior parte dei titoli, anche quelli che credevi più “sicuri” iniziano a perdere, alcuni di più, altri di meno.
Per quanto ti guardi intorno, non trovi più alcun asset sicuro dove spostare i tuoi soldi… Anzi, a dire il vero, non sei nemmeno sicuro se sia giusto o no spostare i tuoi soldi, visto che per farlo dovresti prima vendere tutti i tuoi titoli in perdita e dimezzare quella parte di capitale che avevi investito.
Man mano che la fase di crash si diffonde nei mercati, la situazione sembra peggiorare sempre di più e le notizie che leggi o ascolti dai media non ti fanno ragionare lucidamente.
A volte le informazioni che ti vengono addosso sembrano quasi tranquillizzarti. Guardi il tuo portafoglio in perdita e speri che il giorno dopo ci saranno i primi segni di ripresa.
Invece l’indomani tutto crolla peggio di prima. I notiziari economici sembrano anche loro non sapere cosa dire e i tuoi titoli si beccano altre migliaia di euro di perdite.
Hai capito di cosa sto parlando: quella caduta infinita che non riesci più a governare, quel senso di panico che ti immobilizza…fin quando, disperato, vendi tutto a prezzi bassissimi, distruggendo il tuo capitale…
Non mi dilungherò oltre a descriverti esperienze che quasi certamente hai vissuto in prima persona e temi di rivivere un giorno o l’altro…
Nel mio servizio Strategie Portfolio ho tenuto conto di questi eventi, purtroppo sempre più diffusi in borsa, a causa dell’economia di crisi permanente in cui viviamo.
All’inizio non è stato facile trovare modi semplici e riproducibili per evitare ai miei abbonati di mettere in atto le mosse avventate e disastrose che si fanno in questi frangenti.
Alla fine però ho potuto allestire una serie di “paracadute” che in modo quasi automatico (o almeno, in modo facile e riproducibile) permettano agli investitori che seguono la mia rubrica di sapere cosa fare anche in situazioni critiche e nel bel mezzo di un “attacco di panico.”
Prima di elencarti le mosse semplici e riproducibili di cui parlo e che puoi adottare anche tu nelle tue ordinarie operazioni di borsa, sfato subito un’illusione o se vuoi un “mito” a cui credono soprattutto gli investitori alle prime armi.
Si tratta della credenza che un portafoglio “fico” (soprattutto quello di Strategie Portfolio, creato da uno che si professa analista finanziario, esperto, profeta ecc.) non debba perdere mai nei crash di mercato.
Niente di più falso!
Certo, un portafoglio come quello di Strategie Portfolio, a differenza di uno creato in modo improvvisato, può contenere diversi titoli che in un crash perdono pochissimo o addirittura in certi casi guadagnano (è una delle “sorprese” che i miei abbonati hanno la prima volta che incontrano un crash mentre sono investiti in titoli segnalati da Strategie Portfolio).
Ma altri titoli di questo portafoglio “fico” possono perdere anche molto, durante un crash di borsa. E non c’è nulla che io o tu possiamo fare per impedirlo.
In un portafoglio di medio-lungo termine come quello di Strategie Portfolio, i rendimenti vengono creati nel corso del tempo e perciò bisogna mettere in conto il fatto che nel lungo periodo i nostri titoli possano avere delle cadute, anche clamorose.
L’importante è avere i famosi “paracadute” che adesso mi accingo ad elencarti e che, come ho detto, NON consistono nello sforzarsi di non far perdere mai i tuoi titoli (sarebbe come tentare di nuotare in un fiume controcorrente).
Ecco dunque i famosi “paracadute” di Strategie Portfolio:
Proteggi anzitutto il tuo capitale.
Quando compri un titolo, devi considerare la sua bassa o altra rischiosità e di conseguenza decidere quanto capitale sei disposto a “perdere” su di esso.
Se il titolo è rischioso, puoi ad esempio decidere di investirci il 4% del tuo capitale. In questo caso, mettiamo che hai un capitale totale di 40 mila euro da investire, il 4% di 40 mila sono 1600 euro. Comprerai perciò una quantità di quote del titolo corrispondenti a 1600 euro.
In questo modo, se anche dovesse andare tutto male, starai rischiando solo 1600 dei tuoi 40 mila.
Questo pensiero dovrai sempre tenerlo presente, quando per caso il tuo titolo inizierà a perdere durante un crash.
Guarderai sul tuo portafoglio il tuo titolo che perde -10%, o anche -20%, oppure -30% e anche di più, ma allo stesso tempo penserai: “dopo tutto ho investito solo 1600 euro…!”. E ti assicuro che questo pensiero farà una enorme differenza, sia in termini di riduzione reale del rischio, sia in termini di tranquillità mentale, tra te e un investitore improvvisato!
Ora però sono certo che mi dirai: non è mica facile giudicare la rischiosità di un titolo e quindi decidere quanto capitale ci devi investire!
Eh si, sono d’accordo: ci vuole una certa esperienza e bisogna saper guardare i bilanci del sottostante e molti altri parametri del titolo. Una cosa che solo esperti analisti ed economisti sanno fare.
Per fortuna, uno dei vantaggi di cui godono gli abbonati a Strategie Portfolio è che quando ricevono una informazione su un titolo che merita di essere comprato, la notizia contiene SEMPRE anche in che percentuale sul capitale il titolo a mio giudizio va comprato (usiamo di solito il 4%, l’8% e il 16%).
In questo modo, anche senza essere un esperto, tu puoi tranquillamente proteggerti dai crash di borsa con un semplice calcolo matematico.
Investi in non più di 10 – 12 titoli e lascia una parte del tuo capitale liquida, non investita.
Anche questo è un aspetto che richiede un po’ di tecnica e di esperienza.
Chi non sa giudicare bene la qualità dei titoli da comprare, cerca di sparare un po’ nel mucchio, comprando un po’ di tutto, magari investendo troppo poco proprio nei titoli giusti o investendo troppo capitale in troppi titoli che poi non riesce più a gestire, nel caso vadano male.
Il vantaggio di conoscere con una certa precisione la qualità dei titoli è che puoi selezionare un numero limitato di questi, prendendo in considerazione solo quelli che secondo te possono realmente dare un vantaggio al tuo portafoglio.
In questo modo non sei costretto a spendere tutti i tuoi soldi per comprare troppi titoli, ma puoi limitare il capitale impiegato e lasciarne una parte liquida, non investita.
Quest’ultimo è un concetto molto importante e ti chiedo perciò di leggere attentamente le prossime righe!
Molti investitori, soprattutto italiani, investono nei fondi comuni, nei quali non c’è la possibilità di accantonare una somma liquida dall’intero investimento.
Questo modo molto diffuso di investire ha instillato nella mentalità dell’investitore medio italiano l’idea (falsa) che il rendimento aumenti all’aumentare dei soldi che hai messo a rischio.
Pensano cioè: più soldi ci metto, più potrò avere un buon rendimento.
Quest’idea non corrisponde alla realtà ed è deleteria per i tuoi investimenti.
La verità sui tuoi rendimenti invece è molto diversa e si può esprimere così:
migliori sono i titoli, migliore è la gestione del rischio, più alto sarà il tuo rendimento.
Quindi la quantità del capitale che metti a rischio, non ha proprio niente a che fare col tuo rendimento!
Anzi, non è necessario che tu investa tutto il tuo capitale, come faresti investendo in un fondo comune.
Ok, dirai tu, ma che me ne faccio di questa parte di capitale non investito?
Se segui una strategia tipo quella di Strategie Portfolio, sai che la parte liquida del tuo capitale che hai messo da parte è molto importante, perché ti serve per investire in modo speculativo nel bel mezzo di un crash di borsa!
Proprio così: invece di tremare e avere attacchi di panico, un abbonato di Strategie Portfolio durante un crash sa che alcuni titoli possono avere prezzi incredibilmente vantaggiosi!
Perciò, mentre gli altri in preda al panico vendono i propri titoli in perdita (cosa che tu non dovrai mai fare, come ti spiegherò in uno dei prossimi punti) tu hai la freddezza di comprare a prezzi stracciati titoli di qualità che normalmente paghesti un occhio (ho parlato per esteso di questa strategia qui).
E, come puoi immaginare, se tu non accantoni una parte liquida del tuo capitale in attesa di un crash, non potrai mai approfittarne!
Non investire solo in due o tre titoli. Diversifica e disperdi il rischio fra più settori di investimento.
Si tratta del comportamento opposto a quello del punto 2. Invece di comprare troppi titoli, se ne comprano troppo pochi.
Alcuni infatti, soprattutto quando sono alle prime armi, volendo mettere a rischio solo poche migliaia di euro, comprano un paio di titoli, giusto per vedere come va…
Ora: comprare uno o due titoli è come giocare un paio di numeri alla roulette. Le possibilità di vincita o di perdita sono al 50% e quindi il “gioco” (perché di questo si tratta, non di investimento) è tutto a tuo sfavore.
Se non hai i soldi necessari per comprare almeno 10 titoli (lasciando da parte anche una bella quota di capitale liquida) non devi investire affatto! Meglio che quei soldi li usi in un altro modo.
Investire in dieci-dodici titoli ti permette di ripartire il rischio in dieci-dodici settori diversi, in modo che se un settore va male, altri due vanno nel senso opposto, compensando le perdite.
Questo ragionamento è vitale per il tuo portafoglio!
Gli abbonati a Strategie Portfolio, prima di decidere di iscriversi, vengono avvisati di valutare bene la loro situazione.
Se hanno un capitale inferiore a 30 mila euro non saranno in grado di diversificare adeguatamente comprando un congruo numero di titoli. Perciò di fatto non dovrebbero abbonarsi e soprattutto non dovrebbero neanche pensare a fare investimenti di medio-lungo termine come quelli segnalati in Strategie Portfolio!
Nel bel mezzo di un crash spesso la migliore cosa da fare è… non fare nulla, oppure comprare!
Come ho detto al punto 2, l’investitore inesperto nel mezzo di un crash vede cadere i suoi titoli e si concentra sulle perdite. Pensa: devo sbarazzarmi adesso del titolo, mentre perde il 10%? Ma forse domani potrebbe esserci un rimbalzo e venderlo con meno perdite, forse riuscirò a venderlo con un -7% o -8%…
Così aspetta un altro paio di giorni e di venerdi, come spesso succede, il titolo crolla a prezzi che non si vedevano dall’era della rivoluzione industriale, quando Jack lo squartatore terrorizzava i sobborghi di Londra!
“È la rovina totale! Forse la società X su cui poggia il titolo andrà in fallimento o non ci sarà più. Sono finito!” pensa il malcapitato. E in preda a una crisi di panico, quasi in trance, vende il titolo ai suoi minimi storici!
Vendere ai minimi è la cosa peggiore che un investitore possa fare. È quasi come un suicidio, metaforicamente parlando!
È per evitare questo “suicidio” che in Strategie Portfolio abbiamo approntato i “paracadute” di questo elenco.
Ripetiamoli velocemente.
- Se sai che in un titolo hai investito solo 1600 euro (adottando il punto 1) per quanto tu possa essere terrorizzato, pensa che sono pur sempre “solo” 1600 euro!
- Se nel tuo portafoglio hai inserito almeno dieci buoni titoli (adottando il punto 3), ci sarà qualcuno di questi che sta andando bene, o almeno perde poco. Concentrati su quelli, quando vieni assalito dai pensieri negativi!
- Se hai incluso nel portafogli titoli comprati a prezzi stracciati durante un crash precedente (adottando il punto 2), potresti compensare le perdite del crash di oggi, in quanto è probabile che nei successivi trimestri questi titoli recupereranno più velocemente di quelli che sono crollati.
Tutti questi “paracadute” terranno la tua mente ferma quanto basta ad evitarti di fare mosse che somigliano molto a un…suicidio (metaforicamente parlando)!
Oltre questo però, come ho spiegato in questo articolo, la strategia dei paracadute integrata con una scelta particolare dei titoli usata in Strategie Portfolio, ti servirà per ottenere i migliori guadagni proprio dai crash di borsa.
Perciò, oltre a non fare nulla (nulla di ciò che il tuo senso di angoscia ti direbbe di fare), durante un crash puoi anche fare qualcosa: effettuare cioè acquisti a buon mercato, inserendo nel portafogli titoli che in futuro aumenteranno la performance totale del tuo investimento.
La caccia a questi titoli è spesso entusiasmante e gratificante. Grazie ai “paracadute” di Strategie Portfolio finirai per appassionartene, finché, dopo un certo tempo, invece di averne paura, come accade agli investitori esperti non vedrai l’ora che arrivi il prossimo crash di borsa!