Ieri i mercati ci hanno dato un assaggio di come sarà l’atmosfera da oggi fino alla fine delle elezioni americane.

Una dichiarazione attendista e priva di soprese di Powell, Chairman della Federal Reserve, è bastata per far andare in rosso le borse, che fino a quel momento avevano iniziato la settimana in positivo.

I media, la finanza e le banche centrali resteranno attendisti e rimanderanno ogni decisione a quando sarà chiaro chi sarà il prossimo Presidente USA.

Fino a quel momento, la volatilità senza direzione precisa delle borse, tipica di questi momenti di attesa, renderà inutile qualsiasi strategia di trading, eccetto per quelle che riguardano i metalli preziosi:

Nel mese di settembre è iniziata questa fase di volatilità e di debolezza del mercato azionario (nel grafico in giallo l’andamento dello S&P500), mentre l’oro, dopo il picco toccato ad agosto, è in una fase di stabilità che gli ha permesso di reggere bene anche il forte ribasso di circa il 10% delle borse (cerchio verde).

Inoltre, dal picco di agosto l’oro è entrato in una fase di consolidamento (triangolo nero) con buoni volumi di acquisti che preparano una probabile rottura a rialzo del lato superiore del triangolo.

Tutto questo ci dice che si puo’ approfittare di ogni ribasso temporaneo nei titoli legati all’oro o all’argento, sfruttandoli come punti d’ingresso per aprire posizioni che potranno avere dei rendimenti interessanti a fine anno.