Per piu’ di trent’anni la Fed ha tentato di farci credere di non avere niente a che fare con le borse, per poi intervenire puntualmente a ogni starnuto dello S&P500.
Il silenzio assordante della Fed in questo crollo delle borse è quindi piuttosto surreale, anche considerando il fatto che negli ultimi 14 mesi il rialzo quasi ininterrotto delle borse è tutta opera sua, sia attraverso i suoi interventi verbali che con i suoi programmi di intervento monetario.
Negli ultimi 14 mesi la Fed ha parlato di nuovi QE nucleari, di tassi d’interesse negativi e persino di acquisti diretti di titoli a compensazione di eventuali crolli di mercato.
Ebbene…oggi il mercato è crollato, ma per qualche ragione la Fed tace, lasciando evaporare sei mesi di guadagni in sei giorni.
A questo punto, è chiaro che i mercati andranno a guardare il bluff della Fed.
Ogni volta che la Fed ha finto di disinteressarsi alla cosa, i mercati l’hanno tirata dentro a forza. E’ successo nel 2010, nel 2011 e di recente nel 2018.
La ragione di cio’ è semplice: in un sistema finanziario cosi’ a leva come quello americano, anche la minima ombra di deflazione è in grado di scatenare il panico negli uffici della Fed.
E la cosa sta per ripetersi proprio ora…percio’ quelli della Fed non hanno scelta:
- o interviengono e pompano ancora una volta i mercati
- oppure fanno crollare tutto, risvegliando la temuta deflazione e passando alla storia come quei ragazzi che scatenarono un nuovo 2008.
E se pensi che sia troppo melodrammatico, dai un’occhiata a questi grafici:
Prova N.1: Il petrolio con il suo “testa e spalle” in tutto il suo splendore:
Ripeto ancora una volta: qui o la Fed interviene oppure il petrolio va sotto i 30 dollari; che tradotto in economia reale vuol dire entrare in una spirale deflazionistica: proprio quello che la Fed sta cercando di evitare dal 2008.
Prova N.2: Freeport-McMoran, il maggiore produttore di rame negli USA, anche lui con un minaccioso testa e spalle:
Inutile dirlo: o qui la Fed fa qualcosa o le aziende del rame e delle altre materie prime perderanno tutti i profitti dal 2016 a oggi, facendo precipitare il mondo in una depressione simile a quella del 2008.
Prova N.3: Caterpillar, il maggior produttore di macchinari al mondo, sta per crollare:
Se la Fed non farà nulla, Caterpillar e le aziende-Moloch come la sua faranno un crollo senza precedenti, perdendo oltre cinque anni di incrementi e trascinandoci in un incubo di deflazione.
Considera solo questo: ogni Presidente della Fed da quando è nata questa istituzione ha sempre perso al gioco del “bluff” coi mercati.
Percio’ è davvero improbabile che la Fed lasci andare tutto in malora proprio adesso.
La Fed ha due date utili per fare qualcosa: i primi di marzo e il 29 aprile…
Ma data la gravità della situazione, potremmo già avere notizie interessanti la settimana prossima, agli inizi di marzo.
E questo, a prescindere poi da quando avverrà, ci regalerà opportunità incredibili…
Il mio programma di trade con le opzioni che hanno come sottostante le aziende-Moloch di cui parlavo sopra è creato apposta per questo.
In Strategie Portfolio sto per inaugurare i primi trade fatti sulla base di un algoritmo innovativo che traccia gli interventi della Fed su questi titoli “too big to fail” e ci permette di aprire posizioni su trend di poche settimane (a volte pochi giorni) innescati dalla “mano pesante” della Fed.
Ne abbiamo parlato nel nostro canale telegram. Si tratta di trend molto diversi da quelli che seguono i traders sulla base di semplici movimenti speculativi di massa.
I trend innescati dalla Fed e dalle altre banche centrali si distinguono da quelli poco affidabili su cui puntano i traders, perché sono molto piu’ netti e precisi, non fanno inutili e pericolosi alti e bassi e percio’ si concludono con una probabilità di successo maggiore. Basta saperli riconoscere…
Mettimi alla prova su Strategie Portfolio!
Graham Summers per Strategie Economiche
PS: da un mese sono entrato in pianta stabile nello staff di Strategie Economiche, come si vede qui…e faro’ almeno un anno di operazioni col mio algoritmo, usato già da molti servizi di trading in America. Per l’Italia e l’Europa percio’ saro’ disponibile solo su Strategie Portfolio!