La parte piu’ sgradevole per Trump nella guerra dei dazi con la Cina è il fatto che il presidente cinese Xi Jinping non ha limiti di tempo. È al potere a vita, in teoria. E questo significa che può sopportare un dolore a breve termine per vincere la guerra a lungo termine.
A Trump invece il mandato scadrà nel 2020. E piu’ ci avviciniamo a questa data, piu’ il presidente USA passa da una posizione di potere a una posizione di debolezza nei negoziati commerciali.
Infatti, per essere rieletto, Trump ha bisogno di assicurarsi il consenso negli stati del Midwest, che hanno un elettorato “indeciso” e quindi potrebbero essere l’ago della bilancia nella prossima competizione elettorale.
Quindi, cosa ti fanno i Cinesi? Ti vanno a colpire proprio l’economia agricola di questi stati.
Come? Evitando di comprare la soia, il principale prodotto agricolo della zona.
Vediamo le cifre:
- Nel 2017 la Cina ha acquistato $ 12,3 miliardi di soia dagli Stati Uniti
- Nel 2018, ha acquistato solo $ 3,1 miliardi di soia
- E negli ultimi 12 mesi, la Cina ha acquistato ancora meno: $ 1,7 miliardi di soia
Detto in altri termini, negli ultimi 12 mesi la Cina ha comprato l’86% in meno di soia statunitense rispetto a quanto fatto nel 2017.
“Stiamo piantando un raccolto che è sostanzialmente al di sotto del nostro tasso di pareggio”, ha detto recentemente il presidente Lindsay Greiner della Iowa Soybean Association. “Non c’è speranza di fare soldi”.
Infatti, con la recente guerra commerciale, il prezzo dei semi di soia si è schiantato:
Il grafico mostra che il calo era già in corso nella maggior parte dell’ultimo decennio, raggiungendo oltre il 50% di deprezzamento, ma il recente crollo ha spinto le quotazioni aggiustate all’inflazione molto vicine ai minimi storici.
La conseguenza di tutto questo nelle borse è l’inserimento della soia nella lista nera degli asset piu’ odiati dai traders. Infatti, l’ultimo rapporto del Commitment of Traders – un indicatore che mostra le posizioni assunte dai traders di futures – mostra una situazione statisticamente significativa: praticamente è stato raggiunto il minimo storico di sempre:
Da questa situazione, possiamo concludere che il malcontento degli stati del Midwest, vera spina nel fianco per Trump, è uno dei tanti fattori che fanno scommettere sul fatto che prima o poi i negoziati sui dazi verranno conclusi.
E nel momento in cui cio’ avverrà…
…La soia come asset da investimento diventerà interessante per un trade “contrarian”.
Su questo ultimo aspetto è meglio chiarire subito: non sto dicendo di comprare ora strumenti di borsa legati alla soia.
Data la natura “bearish” a lungo termine di questa commodity, si tratta di sfruttare un forte rimbalzo a rialzo per un trade speculativo di breve-medio termine. Nulla piu’.
Ma per fare questo, è necessario cercare di entrare quando il trend ribassista di breve termine, legato solo alla questione dei dazi (trend che si è interposto al trend ribassista principale), si interrompa e inneschi un inizio di risalita.
In caso contrario, si rischierà di entrare nella corrente ribassista e di essere portati troppo in basso, al punto da non avere poi benefici, quando si innescherà il rimbalzo rialzista di breve termine.
Insomma, si tratta di un’operazione chirurgica di precisione dove il punto di ingresso e quello di entrata sono cruciali.
Al momento opportuno, parleremo di questo trade nel nostro servizio di trading speculativo, dove indicheremo il punto di ingresso e porteremo avanti il trade fino alla sua conclusione.
Buon trading!