Sapevi che oggi puoi comprare i titoli di borsa spagnoli al prezzo che avevano nel 1998?
Ma devi affrettarti, perché questa situazione favorevole non durerà molto…
Se prendiamo come indicatore un Etf molto liquido, come iShares MSCI Spain Capped Fund (EWP) vediamo che questo mese ha rotto il suo nuovo massimo da 52 settimane e ora quota attorno a 30 dollari:
La cosa assurda (e in verità anche molto rara) è che l’attuale quotazione è la stessa di 20 anni fa.
In pratica, è come se le azioni spagnole negli ultimi 20 anni non siano andate da nessuna parte, nonostante il forte rialzo che avevano avuto nel 2014.
C’è però una differenza decisiva che rende un investimento nel 2017 potenzialmente più redditizio di uno fatto nel 1998.
I titoli spagnoli oggi hanno un valore maggiore che nel 1998, come ci dimostra il nostro Etf, che vanta un prezzo per rendimento (P/E) di 17, comparato al P/E di 24 nel 1998 (il P/E diminuisce quanto più il prezzo di un titolo è inferiore rispetto al suo valore reale molto maggiore).
Inoltre, dal punto di vista statistico, la storia ci dimostra che negli ultimi 20 anni ogni volta che questo Etf ha superato il massimo delle ultime 52 settimane, i rendimenti nell’anno sono stati superiori al normale:
Come mostra la tabella, nei periodi normali, il rendimento annuale si attesta sul 3,8%, mentre dopo questo segnale estremo, arriva all’8,2%.
Non sono rendimenti spettacolari, ma per chi ama investire in fondi nel lungo periodo, si tratta di risultati interessanti.
Stesso discorso per i titoli portoghesi.
Anche in questo caso, le quotazioni sono scese a valori “antichi”, ma al tempo stesso mostrano i chiari segni di una ripresa che potrebbe portare a rendimenti superiori alla media.
Inoltre nello specifico vorrei segnalare un pattern interessante su un Etf abbastanza liquido: MSCI Portugal Etf (PGAL):
Il movimento laterale del titolo è andato comprimendosi in un imbuto sempre più stretto di minimi e massimi, da cui è emerso con una chiara rottura del tetto superiore dell’imbuto.
Un ingresso in questa rottura potrebbe portare a rendimenti anche superiori rispetto all’Etf spagnolo.
Vorrei poi spendere qualche parola sugli strumenti da usare per investire nei titoli di borsa spagnoli e portoghesi.
I due Etf trattati in questo articolo sono americani, quindi più liquidi di quelli quotati nelle borse europee.
Ciò vuol dire che raggiungeranno con più probabilità i rendimenti che ho ipotizzato.
D’altra parte bisogna sapere che gli Etf americani non sono armonizzati in alcuni Paesi, fra cui l’Italia. Perciò eventuali rendimenti non verranno tassati comodamente in automatico dalla propria piattaforma di trading, ma dovranno essere inseriti nella propria dichiarazione dei redditi.
Inoltre bisogna considerare il cambio euro/dollaro, che potrebbe influire sul rendimento dei titoli americani per chi deve convertirli in euro (a tale proposito, la nostra opinione è che l’euro si apprezzerà sul dollaro, quindi fai i tuoi calcoli…)
Chi trovasse questi fatti come un elemento di disturbo insuperabile, può investire nei corrispettivi Etf quotati in euro:
http://etfdb.com/type/region/developed-europe/spain/
http://etfdb.com/country/portugal/
Ci sono però anche persone che hanno la buona abitudine di dividere il loro capitale in sottoconti bancari in diverse valute.
Perciò chi ha dei risparmi parcheggiati nel lungo periodo in un conto in dollari o per qualche ragione gestisce un portafoglio di titoli americani può certamente inserire questi Etf per incrementare i rendimenti.
Si possono anche usare dei futures che replicano gli indici di borsa spagnolo e portoghese, ma in tal caso si deve sapere che sono poco liquidi, anche quelli quotati nella borsa americana (strano, ma vero).
Parlando di Etf, mi viene in mente che è da tempo che i miei colleghi ed io non pubblichiamo i rendimenti degli Etf usati da Segnali di Borsa per monitorare i trend via via segnalati coi nostri articoli.
Concludo perciò invitandoti a leggere nella tabella sotto i risultati ad oggi di questi Etf (si tratta sempre di Etf americani, perché sono più liquidi, ma ovviamente esistono quasi sempre i corrispettivi europei, a meno che non parliamo di trend rari, come ad esempio i suini):
Con questo ti saluto e ti rimando al prossimo articolo.
Alla tua prosperità!
Il team di Segnali di Borsa